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ACQUE DI SCARICOIndietro

MISURAZIONE DELLA PORTATA DELLE ACQUE DI SCARICO
 
Le aziende soggette ad AIA in Regione Lombardia hanno l’obbligo di trasmettere mediante l’applicativo AIDA entro il 30 aprile di ogni anno i dati relativi all’an-no precedente, tra cui i dati relativi agli scarichi idrici.
Nella nuova versione dell’applicativo AIDA è stata introdotta la necessità di inserire il valore di portata media oraria dello scarico nel periodo di prelievo del campione oggetto di controllo analitico.
Le aziende soggette dovranno quindi verificare se è presente un misuratore di portata presso il punto di scarico oggetto di controllo analitico.
In questo caso, l’operatore che esegue il prelievo dovrà accertarsi di rilevare anche il dato della portata dello scarico e di trasmetterlo al laboratorio.
Siamo da subito a disposizione per valutare insieme tale aspetto e, in caso di problemi, trovare una soluzione adeguata.
 
 
IMPORTANZA DELLA CORRETTA GESTIONE DEGLI SCARICHI IDRICI

Si ricorda l’importanza di un monitoraggio periodico della qualità delle acque reflue e dell’esecuzione di contro campioni contestualmente ai prelievi eseguiti dagli Enti.
In particolare, con riferimento al prelievo del contro-campione, cioè il prelievo di un campione in contraddittorio con l’Ente, si forniscono le seguenti indicazioni:
- risulta utile per conoscere in anticipo i risultati delle analisi e per confrontare i risultati con quelli dell’Ente di controllo;
- la normativa vigente (D. Lgs. 152/06) prevede che i campionamenti dell’acqua devono essere medio-compositi nelle 3 ore; qualora i controlli degli Enti pubblici siano fatti con un unico prelievo (prelievo istantaneo) è bene che ciò sia segnalato nel Verbale di Campionamento;
- l’acqua del contro campione deve appartenere allo stesso volume di refluo prelevato dall’Ente, che quindi dovrà essere stato avvisato tempestivamente dell’intenzione di prelevare un contro campione; non sono considerati rappresentativi altri metodi quali il prelievo in parallelo e in contemporanea dell’acqua;
- l’acqua del contro campione deve essere versata al termine del campionamento, previa agitazione;
- il contro campione deve essere consegnato il prima possibile in laboratorio per le analisi, possibilmente in contenitore refrigerato.
Risulta consigliabile anche avvalersi della possibilità di assistere alla esecuzione delle analisi svolte dall’ente presso i laboratori dell’Ente o con esso convenzionati, al fine di:
- conoscere il prima possibile i risultati;
- verificare l’applicazione dei metodi di analisi previsti dalla normativa.
Economie Ambientali Srl è a disposizione per fornire supporto mediante tecnici di laboratorio qualificati.
 
La gestione dei campionamenti risulta particolarmente delicata dato che qualora l’ente che esegue il prelievo, ad esempio il Consorzio di depurazione delle acque, venisse a conoscenza di superamenti dei limiti di legge relativi alle acque scaricate, c’è la possibilità di una segnalazione alla magistratura da parte dell’ente stesso.
Lo stesso vale nel caso in cui l’ente venga a conoscenza di uno scarico privo di autorizzazione o con autorizzazione scaduta; ad esempio, il Consorzio di depurazione delle acque ne può venire a conoscenza mediante la denuncia annuale delle acque scaricate.

Al fine di garantire la conformità legislativa ed evitare sanzioni, si ribadisce la necessità di gestire adeguatamente tutti gli scarichi idrici, comprese le seguenti tipologie di scarico, talvolta sottovalutate:
- controlavaggi delle resine degli addolcitori;
- condense dei compressori;
- condense degli impianti di condizionamento;
- scarichi degli impianti di osmosi.
Questi scarichi, salvo diverse disposizioni definite in ambito autorizzativo, sono da considerare scarichi industriali e pertanto sono soggetti ad autorizzazione e al rispetto dei limiti allo scarico.