Già con la LEGGE 2-11-2019 n. 128 era stato istituito presso il Ministero dell’ambiente il registro nazionale delle autorizzazioni rilasciate e delle procedure semplificate, rimandando ad un successivo decreto per le modalità di funzionamento e di organizzazione del registro.

Con il decreto 21-04-2020, pubblicato a Giugno, sono state disciplinate le modalità di organizzazione e di funzionamento del registro nazionale (denominato REcer) per la raccolta delle autorizzazioni rilasciate e degli esiti delle procedure semplificate concluse per lo svolgimento di operazioni di recupero ai sensi dell’art. 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Si prevede che il registro REcer sia interoperabile con il Catasto Rifiuti e con il registro elettronico nazionale (il nuovo sistema che sostituirà il SISTRI). Il REcer sarà organizzato in due sezioni, una per le autorizzazioni ordinarie e una per quelle semplificate.

L’inserimento dei dati delle autorizzazioni spetta alle autorità competenti.

Sempre con la legge 2-11-2019, n. 128 era stato riformulato l'art. 184-ter del D.Lgs. 152/06 comma 3, per consentire alle autorità locali di rilasciare o rinnovare autorizzazioni al recupero di rifiuti "caso per caso" laddove non ci siano criteri dettagliati previsti dalla normativa comunitaria o nazionale, ed era stato previsto un ruolo di controllo a campione da parte di ISPRA/ARPA. Il decreto 21-4-2020 definisce che tali controlli siano effettuati attraverso il registro REcer.

L'allegato al decreto stabilisce l'elenco dei dati oggetto di raccolta nel registro nazionale.

L'operatività del REcer sarà comunicata con apposito link sul sito web del Ministero dell'Ambiente.