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NUOVO REGOLAMENTO TERRE E ROCCE DA SCAVOIndietro

Il nuovo provvedimento, pubblicato il 7 agosto 2017, ha l’obiettivo di costituire un testo unico sulle terre e rocce da scavo, riguardante tutte le tipologie di cantiere, di piccole e grandi dimensioni, inclusi quelli realizzati nel corso di attività ed opere soggette a VIA o AIA.
  
Sono esclusi dal campo di applicazione i rifiuti provenienti direttamente dall'esecuzione di interventi di demolizione di edifici o di altri manufatti preesistenti.
 
Il decreto è entrato in vigore il 22 agosto 2017. Secondo il regime transitorio, i piani e progetti di utilizzo già approvati prima di tale data restano disciplinati dalla normativa previgente.
 
I controlli degli enti sono stati rafforzati e i loro costi saranno a carico dei proponenti, secondo un tariffario nazionale che dovrà essere emanato da ISPRA, in attesa del quale si applicano i tariffari delle singole agenzie.
 
Vengono definite le condizioni necessarie per poter classificare le terre e rocce da scavo come sottoprodotti; la sussistenza di tali condizioni  è attestata predisponendo il piano di utilizzo (da trasmettere almeno 90 giorni prima dell'inizio dei lavori) o con la "dichiarazione di utilizzo per cantieri di piccole dimensioni" (art. 21), nonché con la dichiarazione di avvenuto utilizzo (D.A.U.).
  
Inoltre il decreto disciplina in modo specifico il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo quando sono considerate rifiuti, ed individua procedure specifiche per gli scavi come per la caratterizzazione dei terreni generati dalle opere da realizzare.